silverware (intervistato in data 27/10/2013)
Silverware, amministratore del notissimo fansite "Pkers", il più grande sito su Pk mai creato, è forse più di tutti colui che ha contribuito a scrivere (in tutti i sensi) la storia della community su Pk. Silverware è stato anche un famosissimo scrittore di fan-fiction pikappiche, conosciuto di fama (nel bene e nel male) anche alla Disney.
Vi lasciamo alla sua intervista:
Il tuo "nome d'arte" con cui firmavi le fan-fiction è curioso, molto intrigante e anche un po' inquietante, come lo hai scelto?
Ah, in effetti è una storia curiosa ma niente di così speciale. Ai tempi in cui ho iniziato a navigare su Internet (parliamo del 1995-1996, all'epoca in Italia Internet era ancora molto poco diffusa, io avevo appena iniziato il liceo e fui uno dei primi tra i miei compagni di classe ad avere la connessione) scegliersi un nickname era quasi d'obbligo, così mi ispirai ai fumetti dei supereroi che leggevo in quel periodo. Era la fase degli scontri Marvel-DC che ebbero come risultato degli sfortunati supereroi ibridi caduti presto nel dimenticatoio, e non ricordo bene dove, lessi di un ipotetico supereroe che era la fusione tra Silver Surfer e Hardware chiamato "Silverware". Lo adottai come mio nome d'arte... all'epoca non avevo idea che in inglese significasse anche "argenteria", ma quando la cosa è saltata fuori ha reso la faccenda più divertente e come conseguenza imprevista dell'equivoco questo mio pseudonimo è rimasto abbastanza celebre.
Come mai scegliesti di fondare Pkers? Collaboravi anche con altri siti su Pk, come "Pk Home Page", cosa ricordi?
Mi piacerebbe dire che fondai Pkers animato da una qualche rivelazione mistica, ma gli inizi furono ben più casuali. Tutto ruotava attorno alla storica mailing list pkers (poi diventata pkeri) che all'inizio era il centro vitale dell'intera community. Fu avanzata la proposta di creare un sito come facciata di questo ritrovo online, sito che fu originariamente sviluppato da Francesco "Nutella" Palagiano il quale poi, per una serie di altri impegni che gli impedirono di portarlo avanti, lo sbolognò graziosamente a me da un giorno all'altro. Quindi mi ritrovai letteralmente questo "pupo" tra le braccia! In precedenza avevo collaborato con la PK Home Page pubblicando l'Evroanthology (quanti ricordi) ma non avevo mai gestito un sito web da solo, e allora non era mica come oggi dove è tutto automatizzato, non c'erano né Facebook né Deviantart, all'epoca per mantenere un sito dovevi studiare codice HTML, FTP e un sacco di altre cose da gestire manualmente. Le conoscenze che ho acquisito in quel periodo per occuparmi del sito mi tornano utili ancora oggi. Devo ringraziare il mio amico Nutella perché quell'adozione imprevista fu l'inizio della mia fervente attività di webmaster che mi portò a essere visto come una sorta di portavoce della community (per quanto un po' fissato con le sue idee), da quel primo prototipo in seguito nacque Pkers con la sua filosofia di voler essere non un semplice fan site di PK, ma espressione vera e propria dei suoi fan, o almeno di una certa cerchia di fan attivi che chiedevano un PK più adulto. Anche se tutto ruotava a quello che, bene o male, era solo un fumetto, si può dire che in fondo Pkers aveva un vero e proprio carattere politico e questo ha fatto sì che entrasse in polemica con la Disney, finché la situazione è degenerata al punto che ho preferito chiudere bottega.
Le tue fan-fiction ti hanno reso celebre nel mondo dei pkers, infatti erano molto curiose e uniche nel loro genere, avevano una cruenza, un cinismo , un erotismo, un realismo mai visto. Perché erano così? Condividi oggi questa caratteristica?
La condivido in parte. Occorre ricordare che ho scritto le mie fan-fiction tra i quindici e i vent'anni, un periodo tumultuoso in cui le passioni dell'adolescenza influenzano fortemente il modo di pensare e di agire di una persona. Passioni anche violente, quindi, espressione di un ragazzo che cercava di dire qualcosa di significativo nel modo più spontaneo, senza tener conto di logiche di target o canoni Disney - anzi, spesso infrangendoli intenzionalmente anche a costo di andare troppo in la', per un senso di ribellione.
Se oggi scriverei quelle storie nello stesso modo? Probabilmente no. Non ho fatto solo progressi a livello tecnico-stilistico, anche a livello di tematiche e di come le esprimo sono molto cambiato. Ma ritengo che le mie pk storie fossero giuste per quel periodo; erano figlie del loro tempo, di una fase passata e irripetibile ma importante da ricordare esattamente per come è stata, ricolma di un sentire impetuoso, di influenze diverse e anche di contraddizioni. Sono la testimonianza di un momento della mia vita in cui cercavo di capire chi ero veramente.
Quell'esperienza resta per me molto importante, se oggi posso correre dovevo prima saper camminare e ho imparato a camminare proprio scrivendo quelle storie, perciò occuperanno sempre un posto speciale nel mio cuore, proprio come PK. Che del resto, ha fatto da fonte di ispirazione per Darkwing, la serie di libri fantasy che sto pubblicando attualmente. Quale miglior testimonianza del fatto che nulla finisce mai davvero?
Hai interesse a creare altre fan-fiction su pk?
No... ormai la passione per PK fa parte del mio passato e al momento sono concentrato esclusivamente sui miei obbiettivi professionali. D'altronde, con l'impegno che occorre per portare avanti i progetti attuali sarebbe fisicamente impossibile tornare sulle fan-fiction!
Il tuo libro darkwing è il derivato di una tua fan-fiction mai pubblicata: parlacene un po'.
In effetti è vero, a fornire l'ispirazione per il prototipo originale di Darkwing fu proprio una mia fan-fiction seriale di PK che si intitolava PK Fantasy e vedeva Pikappa finire in un'altra dimensione in seguito a un incidente temporale. Ne parlerò più diffusamente in un futuro articolo sul mio blog http://worldofdarkwing.com che consiglio di seguire a quanti sono interessati agli sviluppi del progetto.
In Darkwing seguiamo le avventure di Peter Klein, un terrestre che in seguito a un incidente occorso durante il collaudo di un nuovo reattore energetico si ritrova catapultato su Corown, un mondo sconosciuto dove ciò che credeva esistere solo nella fantasia è reale e pericoloso. Qui Peter entra in possesso della Spada dai Sette Occhi, l'arma di Xagash, il dio oscuro che in passato ha tentato distruggere Corown. Peter viene quindi investito suo malgrado del ruolo del Darkwing, araldo della distruzione, condannato a brandire un potere terribile che rischia di consumarlo. Eppure Peter tenterà di usarlo per proteggere coloro che ama; la sua volontà umana riuscirà a prevalere su quella divina o ne rimarrà schiacciata? Darkwing è una storia che parla dei mostri che vivono nell'animo umano, ma anche del coraggio di affrontarli in nome di ciò che è giusto. E' inoltre ricco di umorismo e satira verso il fantasy classico... dato che qualche risata certo non guasta!
Il primo libro della serie, la Spada dai Sette Occhi, è disponibile in libreria o ordinandolo su internet (qui i link a tutti i rivenditori: http://worldofdarkwing.com/buy/); a Lucca Comics 2013 presenteremo inoltre Darkwing #0 - L'Età dell'Innocenza, il primo adattamento a fumetti legato all'opera che farà da prequel al romanzo, un punto di partenza ideale anche per i nuovi lettori, di cui si può trovare un'anteprima sul sito. Vi segnalo anche il gruppo Facebook: https://www.facebook.com/worldofdarkwing
Grazie e un saluto a tutti!
Ringraziamo Giampaolo Pepe per aver curato l'intervista.
Vi lasciamo alla sua intervista:
Il tuo "nome d'arte" con cui firmavi le fan-fiction è curioso, molto intrigante e anche un po' inquietante, come lo hai scelto?
Ah, in effetti è una storia curiosa ma niente di così speciale. Ai tempi in cui ho iniziato a navigare su Internet (parliamo del 1995-1996, all'epoca in Italia Internet era ancora molto poco diffusa, io avevo appena iniziato il liceo e fui uno dei primi tra i miei compagni di classe ad avere la connessione) scegliersi un nickname era quasi d'obbligo, così mi ispirai ai fumetti dei supereroi che leggevo in quel periodo. Era la fase degli scontri Marvel-DC che ebbero come risultato degli sfortunati supereroi ibridi caduti presto nel dimenticatoio, e non ricordo bene dove, lessi di un ipotetico supereroe che era la fusione tra Silver Surfer e Hardware chiamato "Silverware". Lo adottai come mio nome d'arte... all'epoca non avevo idea che in inglese significasse anche "argenteria", ma quando la cosa è saltata fuori ha reso la faccenda più divertente e come conseguenza imprevista dell'equivoco questo mio pseudonimo è rimasto abbastanza celebre.
Come mai scegliesti di fondare Pkers? Collaboravi anche con altri siti su Pk, come "Pk Home Page", cosa ricordi?
Mi piacerebbe dire che fondai Pkers animato da una qualche rivelazione mistica, ma gli inizi furono ben più casuali. Tutto ruotava attorno alla storica mailing list pkers (poi diventata pkeri) che all'inizio era il centro vitale dell'intera community. Fu avanzata la proposta di creare un sito come facciata di questo ritrovo online, sito che fu originariamente sviluppato da Francesco "Nutella" Palagiano il quale poi, per una serie di altri impegni che gli impedirono di portarlo avanti, lo sbolognò graziosamente a me da un giorno all'altro. Quindi mi ritrovai letteralmente questo "pupo" tra le braccia! In precedenza avevo collaborato con la PK Home Page pubblicando l'Evroanthology (quanti ricordi) ma non avevo mai gestito un sito web da solo, e allora non era mica come oggi dove è tutto automatizzato, non c'erano né Facebook né Deviantart, all'epoca per mantenere un sito dovevi studiare codice HTML, FTP e un sacco di altre cose da gestire manualmente. Le conoscenze che ho acquisito in quel periodo per occuparmi del sito mi tornano utili ancora oggi. Devo ringraziare il mio amico Nutella perché quell'adozione imprevista fu l'inizio della mia fervente attività di webmaster che mi portò a essere visto come una sorta di portavoce della community (per quanto un po' fissato con le sue idee), da quel primo prototipo in seguito nacque Pkers con la sua filosofia di voler essere non un semplice fan site di PK, ma espressione vera e propria dei suoi fan, o almeno di una certa cerchia di fan attivi che chiedevano un PK più adulto. Anche se tutto ruotava a quello che, bene o male, era solo un fumetto, si può dire che in fondo Pkers aveva un vero e proprio carattere politico e questo ha fatto sì che entrasse in polemica con la Disney, finché la situazione è degenerata al punto che ho preferito chiudere bottega.
Le tue fan-fiction ti hanno reso celebre nel mondo dei pkers, infatti erano molto curiose e uniche nel loro genere, avevano una cruenza, un cinismo , un erotismo, un realismo mai visto. Perché erano così? Condividi oggi questa caratteristica?
La condivido in parte. Occorre ricordare che ho scritto le mie fan-fiction tra i quindici e i vent'anni, un periodo tumultuoso in cui le passioni dell'adolescenza influenzano fortemente il modo di pensare e di agire di una persona. Passioni anche violente, quindi, espressione di un ragazzo che cercava di dire qualcosa di significativo nel modo più spontaneo, senza tener conto di logiche di target o canoni Disney - anzi, spesso infrangendoli intenzionalmente anche a costo di andare troppo in la', per un senso di ribellione.
Se oggi scriverei quelle storie nello stesso modo? Probabilmente no. Non ho fatto solo progressi a livello tecnico-stilistico, anche a livello di tematiche e di come le esprimo sono molto cambiato. Ma ritengo che le mie pk storie fossero giuste per quel periodo; erano figlie del loro tempo, di una fase passata e irripetibile ma importante da ricordare esattamente per come è stata, ricolma di un sentire impetuoso, di influenze diverse e anche di contraddizioni. Sono la testimonianza di un momento della mia vita in cui cercavo di capire chi ero veramente.
Quell'esperienza resta per me molto importante, se oggi posso correre dovevo prima saper camminare e ho imparato a camminare proprio scrivendo quelle storie, perciò occuperanno sempre un posto speciale nel mio cuore, proprio come PK. Che del resto, ha fatto da fonte di ispirazione per Darkwing, la serie di libri fantasy che sto pubblicando attualmente. Quale miglior testimonianza del fatto che nulla finisce mai davvero?
Hai interesse a creare altre fan-fiction su pk?
No... ormai la passione per PK fa parte del mio passato e al momento sono concentrato esclusivamente sui miei obbiettivi professionali. D'altronde, con l'impegno che occorre per portare avanti i progetti attuali sarebbe fisicamente impossibile tornare sulle fan-fiction!
Il tuo libro darkwing è il derivato di una tua fan-fiction mai pubblicata: parlacene un po'.
In effetti è vero, a fornire l'ispirazione per il prototipo originale di Darkwing fu proprio una mia fan-fiction seriale di PK che si intitolava PK Fantasy e vedeva Pikappa finire in un'altra dimensione in seguito a un incidente temporale. Ne parlerò più diffusamente in un futuro articolo sul mio blog http://worldofdarkwing.com che consiglio di seguire a quanti sono interessati agli sviluppi del progetto.
In Darkwing seguiamo le avventure di Peter Klein, un terrestre che in seguito a un incidente occorso durante il collaudo di un nuovo reattore energetico si ritrova catapultato su Corown, un mondo sconosciuto dove ciò che credeva esistere solo nella fantasia è reale e pericoloso. Qui Peter entra in possesso della Spada dai Sette Occhi, l'arma di Xagash, il dio oscuro che in passato ha tentato distruggere Corown. Peter viene quindi investito suo malgrado del ruolo del Darkwing, araldo della distruzione, condannato a brandire un potere terribile che rischia di consumarlo. Eppure Peter tenterà di usarlo per proteggere coloro che ama; la sua volontà umana riuscirà a prevalere su quella divina o ne rimarrà schiacciata? Darkwing è una storia che parla dei mostri che vivono nell'animo umano, ma anche del coraggio di affrontarli in nome di ciò che è giusto. E' inoltre ricco di umorismo e satira verso il fantasy classico... dato che qualche risata certo non guasta!
Il primo libro della serie, la Spada dai Sette Occhi, è disponibile in libreria o ordinandolo su internet (qui i link a tutti i rivenditori: http://worldofdarkwing.com/buy/); a Lucca Comics 2013 presenteremo inoltre Darkwing #0 - L'Età dell'Innocenza, il primo adattamento a fumetti legato all'opera che farà da prequel al romanzo, un punto di partenza ideale anche per i nuovi lettori, di cui si può trovare un'anteprima sul sito. Vi segnalo anche il gruppo Facebook: https://www.facebook.com/worldofdarkwing
Grazie e un saluto a tutti!
Ringraziamo Giampaolo Pepe per aver curato l'intervista.